132 ANNI DEL CARNEVALE DI VIAREGGIO
LA RINASCITA
Carnevale 1921: L'espansione urbanistica di Viareggio raggiunse
negli Anni Venti la Via Vespucci, allora Via della Pineta. La città,
ventinovemila abitanti, aveva legato saldamente il suo avvenire all'incremento
della balneazione. Nel 1902 aveva inaugurato il Viale Margherita, subito
soprannominato Passeggiata a mare, delimitato da padiglioni di legno,
chalets estemporanei, addossati. La loro diversità compositiva,
fantasiosa, promosse uno "stile". Lungo il viale parallelo
alla Passeggiata erano sorti molti edifici a volumetria mastodontica
destinati ai grandi alberghi, "picchi" di un andamento edilizio
formato da ville e villini di gusto floreale. La "Viareggio liberty"
era nata. Ma l'assetto definitivo dei Viali a mare fu opera di una Commissione
governativa urbanistica nel 1924, a seguito della cessione demaniale
al Comune degli arenili.
1921: il rilancio del corso mascherato sui Viali a mare avvenne
al Caffè del Casinò, lo stesso dove ebbe origine la sfilata
delle carrozze in Via Regia. Nel Caffè aveva posto la sede il
Club dei lavoratori: ritrovo esclusivo d'intellettuali, imprenditori,
albergatori, balneari, commercianti e impiegati, tutti un po' "sacerdoti-
della "belleepoque". Dal Club dei lavoratori sortì
il -Comitato permanente dei festeggiamenti di Carnevale" che riuscì
ad ottenere dal Comune un contributo, grazie al reddito della tassa
di soggiorno, balzello turistico introdotto l'anno prima.
1925: Anno memorabile per la rinascita del corso mascherato
dopo la prima guerra mondiale, con l'arrivo del Re Carnevale su una
nave imbandierata, per scorta la flotta dei pescherecci illuminati,
le sirene al massimo. Nacque la carta a calco e, insieme, spuntò
la gran rivalità fra due costruttori di carri destinati a divenire
mitici: Antonio D'Arliano e Alfredo Pardini. La città si divise
in due fazioni ed è proprio guardando al loro lavoro che Viareggio
coniò per i costruttori dei carri il termine "maghi".
Alfredo Morescalchi contemporaneamente iniziò l'attività
di costruttore di complessi mascherati, detti "d'apertura-, perché
alla testa del corso. Studi alle Belle Arti di Carrara, scultore (un
suggestivo Crocifisso di legno rosso è nella Basilica di Sant'Andrea)
ricercato modellatore per il Cinema di statue-contro figura (Ingrid
Bergman, per dire, nel ruolo di Giovanna D'Arco) disegnatore di film
d'animazione (i cartoon di Roberto Sgrilli) Morescalchi lavorò
in America. A Detroit gli è dedicato un museo di teste caricaturate,
raffiguranti personaggi di tutto il mondo.
Fonte:
Immagini e testi forniti da www.ilcarnevale.com